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1. |
Skarantella
03:37
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Io so' tarantolato, vengo da 'a Bbasilicata colla mora, sausicce e cauzuncieggi
Io so' 'nu scurnacchiat, 'n 'sasc manco l'alfabeto, ma putivo esser' anche peggio
Ma so' 'nu bravo guaglione, sono proprio 'nu bbrav'uomo, so' ggeneroso e vogghi' e' bbene a tutti quanti
E prego 'a Maronna mia, e 'o santo protettore della mia pazzia
Aggio purtato 'na cosa bella che si chiama Tarantella, 'o simbolo di tutta 'a mi' tradizione
Ma c'aggio messo 'na cosa strana, questa musica americana, e l'aggio mischiata como 'no zabaione
Piaceva pure a mamma mia, alla commara, nonna e zia, e ballavamo tutti 'sta canzone
E San Rocco l'ha benedetta, che di musica ci s'ha acchiappà
Io bevo tante Moretti, fumo tante sigarette, e mio padre mi diceva ogni giorno:
"Una all'anno 'nu puorta danno, una a 'lo mese 'nu puorta spese, ma una vota a lo jorno a lo' tuorno
Ma io so' tarantolato, e se so' pure malato, sinceramente non me ne fotte 'o cazzo
E prego 'a Maronna mia ca a' salute nun me puorti via
E mo simmo qua a ballà, nu puoco taranta e nu puoco ska, arzi i'gginocchi co' 'o ballo di San Vito
Aggio fatto 'nu frappè Basilicata e Iuessè, e 'a Maronna 'ro Carmene ha capito
Ca' 'a Skarantella ce fa bene, nun ce fa patire pene, e mai nisciuno è rimasto scugliunato
E prego 'a Maronna mia, e 'o santo protettore della mia pazzia
Mamma mia c' amma fa'
Me ballo 'na Skarantella
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2. |
Robertino Rasta
04:37
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Sono Robertino, bimbo Rasta,
All'odio e alla guerra io dirò basta,
Sono Robertino e sarò un uomo,
Che per vendetta sceglierà il perdono.
Vengo sorridendo dalla Jamaica,
E canto canzoni di libertà.
Di erba in casa ne ho una catasta,
e son Robertino, bimbo Rasta.
Sono Robertino…
E se mi chiedon cosa fare da grande,
Io gli rispondo: ”sicuro, il cantante”
Con la chitarra, microfono e asta,
Sono Robertino, bimbo Rasta.
Sono Robertino…
Io sto insieme ai Piagnucoloni,
“No donna, non pianger” ci ha dato i milioni,
Noi dell’onda vogliam esser la cresta,
E son Robertino, bimbo Rasta.
Sono Robertino…
Mi piaccion le concas, mi piace el djembè,
Mi piace la musica, quella reggae,
Mi piace la mia Rita, che non è per niente casta,
E son Robertino, bimbo Rasta.
Sono Robertino, bimbo Rasta,
All’odio e alla guerra io dirò basta,
Di erba in casa ne ho una catasta,
Con la chitarra, microfono e asta,
Noi dell’onda vogliam essere la cresta,
Sento che l’aria profuma di festa,
Non ho perso la voce, ma ho perso la testa,
E son Robertino, bimbo Rasta.
Sono Robertino…
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3. |
Surreale Dolcevita
03:50
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Tremila misteri mai stati svelati,
O perché incerti o sottovalutati
All’ombra o all’oscuro, nascosti dietro un muro
Mai capiti o mai accettati.
Tremila segreti di amanti e cornuti,
Mai contenti d’esser tanto piaciuti
Tremila leggende di pirati sulle Ande
A dire: ”Qua che cazzo ci farò?!”
Seimila motori che sfiatan come tori
E si concorrono a base di rumori
Seimila Ferrari, pezzi nuovi antichi e rari,
Che ragliano come somari.
Seimila pensieri di domani, oggi e ieri
Tutti contenti d’andarne fieri
Seimila utopisti nella sala dei leghisti
A dire: ”Cazzo, qua io non ci sto!”
Rit.: Ma il vecchio ubriacone di 35 anni,
Finiti i suoi affanni, non ne rivedrà più
Di calci e di botte, ne ha prese anche troppe,
Ma ora grida e saltella, e chi ci pensa più.
Trema la tua mano, uno sclerale sovrumano,
In mezzo a un dolce nettare di guano
Sei mica mai stato in mongolfiera od aerostato,
E’ la stessa cosa, se non lo hai capito
Sferraglia il treno, il macchinista tira il freno
Quello stridio per gli orecchi è veleno
Surreale Dolcevita, pina verde o rammollita
E dico: ”Cazzo, in Terra io ci sto!”
Rit.: Ma il vecchio barbone, con in testa i pidocchi,
Se lo guardi dentro gli occhi, è meno sporco di voi
Bambini e vecchi balleranno alla Festa del Rione
Un altro pezzo di liscio, e chi ci pensa più.
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4. |
È Partita IVA
02:38
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E' partita IVA per il "Fisco Paradise"
E' partita IVA e non tornerà x2
Hai voglia a far fatture, malocchi o pagherò
E' partita IVA e non tornerà
E' partita IVA per il "Fisco Paradise"
E' partita IVA e non tornerà
IVA è partita per un'isola sperduta
Oppure per Montecarlo, nessuno lo sa
O forse per Lugano con una valigia in mano
Per buttarlo in culo a tutta l'Italia
E' stata buona con i redditi perché li ha perdonati
Ed è partita senza averli denunciati
E' partita IVA per il "Fisco Paradise"
E' partita IVA e non tornerà
La tassa sui rifiuti, sulla villa e sullo yacht
E' partita IVA con un pagherò
Guarisce tutti i mali non pagando le cambiali
E votando onestamente il suo bel partito
L'hanno vista mentre danza con i capi della finanza
E tutti i ladri autorizzati a derubar
E' partita IVA per il "Fisco Paradise"
E' partita IVA e non tornerà.
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5. |
BEATitudine
03:00
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Cerco speranze e strade oneste
E c’è qualcosa che in me si sveste,
Forse è semplicemente felicità,
O forse Beatitudine si chiamerà.
Cerco vittorie su sconfitte
Scivolate giù come delle slitte,
Emozioni che ho avuto ed altre che non ho
E una Beatitudine in me troverò.
Cerco piccole canzoni e pensieri stravaganti,
Cerco piccoli folletti e farli sentir giganti,
Sento toccare ogni mio margine,
Sento che posso trovare Beatitudine.
E continuo a guardarmi fisso allo specchio
Per non vedermi ogni giorno più vecchio,
Indietro vedo incomprensioni e tanti errori,
In Beatitudine trovo anche tutti i rancori.
Ma la Beatitudine, ma poi cos’è?
E’ in una sigaretta o in un caffè?
Sta coi piedi per terra o fra le nuvole?
O nel lieto finale delle favole?
Finire a porsi domande sull’aldilà,
C’è chi dice che c’è tutto e c’è chi niente ci sarà,
C’è chi lo chiama Buddha, Jah, Allah, Geova o Dio,
Beatitudine lo chiamo io.
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6. |
Arbeit Mach Frei
04:42
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Il suicidio della società cominciava alla fin del Millennio
Un potente un po' fuori di senno, ma più odioso chi retta gli dà
L'alba in cui il mondo vomitò l'acciaio ed il fuoco indigesti
Un affanno di simboli e gesti, una croce ed il saluto al kapò
Se arrivi a passare sul fondo della storia di un uomo o del mondo
Allora là in basso vedrai il saluto dell'Arbeit Macht Frei.
Cosa resta di quel giorno inquietante? Una foto in bianco e nero
Sbiadita là dietro le ante d'un armadio che non sembra più vero
Se il lavoro, urlavano, libera, ora dona denaro e poi poco
Devi ridere che la vita è un gioco, ma al campo han giocato col fuoco
Col fuoco che salva le anime, cerca tra i macelli e le macine
E allora caro bimbo vedrai l'aforisma dell'Arbeit Macht Frei.
Adesso il mondo sorride contento, ma il vespro rivomita già
Con tanta furia ma senza sgomento, la sua noia senza pietà
In silenzio siam tornati fascisti, e la terra sarà l'Auschwitz della terra
Gli USA si scusan d'altruisti, un nazismo retto senza guerra
E se da vecchio nel tuo rantolio, pregherai una risposta a Dio
Allora là in alto vedrai la sentenza di un Arbeit Macht Frei.
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7. |
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Lascia che la gente muoia di fame,
Vuol dire che non si sono arrangiati.
Lascia che i coltelli loro siano senza lame,
A parte i più forti hanno i carri armati.
Lascia che “solidarietà” sia una parola svanita,
Tanto ognuno tira l’acqua al suo mulino.
Lascia che i tifosi guardino la partita,
Senza farli pensar mai alle croci del cecchino.
Rit.: E gridando: “Voglio una fine, per pietà”
E gridando: “Che c’è qualcosa che non va”
E gridando: “Cambierà quest'esistenza?"
E gridando, e gridando: “No, signora Indifferenza”.
Lascia che la TV continui ad intontire,
E lasciala non dire mai la verità.
Lascia che la gente continui a giudicare,
E non lasciar pensare che c’è qualcosa che non va.
Rit.
Lasciategli i fucili, ma lascia a noi le chitarre,
Per sparare note a loro ed alle loro guerre,
Lascia che il petrolio copra tutto il mare,
E lascia che la morte continui a ringraziar.
Lascia che lo sfruttatore usi tutto il suo potere,
Lascia che non ci sia più acqua da bere,
Lascia che gli egoisti non vedano il male,
E lascia che una merce divenga il nostro amor.
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8. |
Dieci e lode
04:23
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Lode ad ogni albero abbattuto
Ed ad ogni segreto di stato
Ad ogni giudizio a prima vista
Ed a ciò che è rimasto ancora fascista
Lode a ciò che sembra losco
Ed ad ogni evasione del fisco
Ad ogni scarico radioattivo
Ed a te che sei rimasto ancora vivo
Lode a chi lavora nei bordelli
Che pensan d'esser aspiranti modelle
Lode ad ogni modella piena di grana
Che ha sempre sognato di far la puttana
Lode ad ogni pena capitale
Che a quelli ricchi non ha fatto mai male
Lode ad ogni finanziere
Che sequestra solo ciò che vuole sniffare
A chi se ne approfitta dell'ingenuità di fragili e sensibili innocenti
Lode pure a chiunque mi dirà che non riesce a sentire più lamenti
Lode ad ogni multinazionale
Lode ad ogni telegiornale
Lode a tutte quante le potenze
E alla politica economica statunitense
Lode alla Globalizzazione
Al giusto tasso di disoccupazione
Lode ad un'Europa Unita
E ad un'America Latina sterminata.
A chi se ne approfitta dell'ingenuità di fragili e sensibili innocenti
Lode pure a chiunque mi dirà che non riesce a sentire più lamenti
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9. |
MiniMilano
09:31
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Minimilano è una piccola terra di mille abitanti,
C’è un alimentari e qualche bar, ma non son proprio tanti.
Ti sconsiglio di andarci perché non è divertente
E’ un bel posto, ma la gente è diffidente.
Minimilano ha una squadra di calcio, gioca anche i mondiali
Il prossimo lo vuole vincere, con trenta denari.
Minimilano ha ragionieri, professori, ma soprattutto operai,
Ma la maggior parte delle persone sono usurai.
Rit.: Mini (…) Mini Minimilano
Non è poi, poi così lontano.
Mini (…) Mini Minimilano…
Ma che posto, ma che posto strano.
Minimilano ha una politica fatta solo di compromessi,
E non esiste un minimo di rispetto per i poveri fessi.
A Minimilano c’è la televisione con cento canali,
E non importa il telecomando, perché son tutti uguali.
Rit.: Mini Mini…
A Minimilano si respira aria buona, perché è condizionata,
E c’è una villa dove tutti i giorni c’è una grande abbuffata.
Minimilano non è nella mia testa, ma davanti ai miei occhi,
Perché vedo ancora e sempre la gente in ginocchio.
Rit.: Mini Mini…
Mi-Minimilano, ma che posto strano, l’ho davanti ai miei occhi,
Perché vedo ancora, vedo ancora e sempre la povera gente in ginocchio…
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Ance Florence, Italy
Mi definisco un cantautore “trasversale”. La mia musica non risponde ad un solo canone, ma attraversa stili e generi molteplici ed è caratterizzata da testi surreali, ironici, impegnati se non propriamente arrabbiati, i quali invitano talvolta a sorridere, altre volte a riflettere. Vengo chiamato “Ance” praticamente fin da piccolo, per scherzo. ... more
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