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Lavoretto a Catena

by Ance

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1.
Lo ha visto nascere perfino Houdini Scese le scale con la schiena Suo padre lo lanciava a sei metri E la platea era strapiena A collezionare altro che ossa rotte Così felici su quel palco a fare a botte Se non è amore così Lasciò la strada e i vaudeville Scelse la macchina da presa Una faccia di pietra per ogni film E un treno quasi come casa Di quel che succede intorno a sé Non c’è da porsi mai qualche perché Basta far ridere stando impassibile Non meravigliarti se lo vedi lanciar Da lontano torte in faccia E se lo vedi dall’alto cascar Non puoi chiamarla figuraccia Quello che conta solo per sé E’ pensare a tutto quello che non c’è poiché Tutto viene da sé Ma venne il sonoro che lo rovinò E venne il viale del tramonto E dopo un matrimonio il manicomio e poi l’alcool Non era che un povero tonto La grande industria senza crudeltà Aveva da mangiare e ha digerito già Ma che mal di pancia avrà.
2.
Media vita 04:13
Io che cerco sotto il letto, o dentro un cassetto Il filtro magico per farmi diventar perfetto (..media vita..) Che sono un tipo abituato, a dir cose in uno stato Psicologico e mentale pari a quello di un viziato (..mediocrità..) Capire che la vita sia molto dura per un uomo Non accorgersi d’essere affetti da sindrome di Yoko Ono Rit.: Media vita, formalità piene di comuni normalità Io che mi sento onnipotente, bravura mai non mente E che la pappa sia scodellata qui immediatamente (..media vita..) Che sono un tipo che ha da fare, da pensare e da studiare Il modo di parlare che si adatta meglio alle tue idee (..media vita..) Pretendere e lamentarsi ma non muovere mai un dito Che per levarselo di culo serve un carro attrezzi, questo è garantito Rit.: Media vita, questa realtà media-settata di banalità Mi dicon: “vuoi approfittarti” Io mi accontento di trequarti Che ho per sola soddisfazione Il malloppo a fine operazione Io che sto fra il bene e il male, fra il pazzo ed il normale Tra l’amore e il denaro, tra il nobile e il proletario Io che sto fra terra e cielo io che sto fra fuoco e gelo Io che sto fra il rosso e il nero, io che sto fra il falso e il vero E l’unica certezza è quella di non esser mai sincero Capire che la vita sia molto dura per un uomo E qualunque persona che incontro penso sempre sia il mio maggiordomo Rit.: Media vita, che felicità, viver sperando la felicità Normalità Formalità Banalità Media vita Felicità Come si fa Gli basta far Pubblicità.
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4.
I passi miei, quelli che ho fatto e quelli che farei Tra quelli storti col bisogno d’essere aggiustati e quelli falsi invece evitati Cammino un po’, dondolando al metronomo Per solo riuscire a placare questa inquietudine . Irrequietudine e non fermarsi mai E questo sasso che sta nella scarpa mia Ormai non lo sento più . Saltando poi rischio di perdere tutti i pensieri Con l’anima presa a decantare il dolore di tutto il male da esorcizzare L’amore che continua a premere sotto ogni piede Lasciando il segno che poi, solo più tardi capirai Genuina ingenuità è continuar così I più bei numeri da recitare per Soffrire con allegria (Solo) Genuina ingenuità o irrequietudine Mentre quel sasso che sta nella scarpa mia Da solo non se ne andrà via
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6.
Vampiro 02:21
Sono un vampiro, se mi rigiro Quando mi sveglio metto chiunque sotto tiro E se tu scapperai, e se sei lento sai Che io ti morderò sul collo e saran guai Come un vampiro, mantello nero Sto in un castello proprio accanto al cimitero Dei denti affilati, enormi ed assetati E il sangue della gente non mi basta mai Rit.: Sguardo ipnotico e crudele Giro di notte e il giorno dormo a testa in giù E quando mordo stai tranquillo non ti salverai Se altro sangue tu non succhierai Sono sicuro, fascino puro Del mio sorriso io ne vado molto fiero E posso apparir, e posso poi sparir E per l’eterno posso farvi soffrir Rit.:Né crocifissi, né pallottole d’argento Collane d’aglio o paletti in mezzo al cuor E sarà un gioco attirare carne vergine E niente potrete fare.
7.
Forse i capelloni sono tutti calvi Forse tutti i calvi sono più ordinati O forse tutti quanti gli altri sono tutti spettinati Forse i Bastoni sono tutti Quadri Forse anche le Spade sono tutti Fiori O forse Cuori e Denari Più che picche son dolori Forse tutti i geni sono tutti pazzi Forse tutti i pazzi sono tutti geni O forse tutti quanti gli altri Sono tutti totalmente scemi
8.
Clone 03:59
Più passa il tempo e più mi sto accorgendo Che le persone, mentre sto camminando Si rassomigliano in modo incredibile Per me sta succedendo un fatto imprevedibile O son gemelli (ma son davvero tanti) Ed aumentano ancora andando avanti La mia ipotesi si sta verificando C’è chi nasce, chi muore e chi si sta fotocopiando Rit.: Quello è un clone, son sicuro che era un clone Tra miliardi di persone, quello è sicuramente, indistintamente un clone C’è chi ne ha visto uno al pub a bere birra Nel mentre un altro suonava una chitarra Per me c’è chi ha visto cose che noi umani Non potremmo neanche immaginare Rit. Quello è un clone, son sicuro che era un clone Anche lì in televisione, quello è sì certamente, indubbiamente un clone (Solo) Più passa il tempo e più mi sto accorgendo Che questo clone si sta fotocopiando E poi ognuno si crede originale Ma il suo segreto sta nell’apparir normale L’ ho visto a Roma, l’ ho visto a Vienna L’ ho a Parigi sulla riva della Senna L’ ho visto a Londra al museo delle cere L’ ho visto in quasi tutte le sagre e le fiere L’ ho visto a Praga, l’ ho visto a Berlino A comprare roba contraffatta da un tipo di Pechino L’ ho visto pure in centro in piazza dei Leoni Dovunque me ne vado me lo trovo sempre fra… altri cloni
9.
Vin brulé 04:11
Permetti che ti versi ancora un bicchiere di vin brulé E cantami quella canzone, quella da chansonnier Ed alza il tuo braccio a Dio Ed alzo il braccio anch’io E al momento del tintinnio, bere e cantare a squarciagola Permetti che ti versi ancora un bicchiere di vin brulé E lasciati passare ancora la musica dalle tue vene E sentila nel tuo respiro Il cuore non molla il tiro Una tromba riprende il giro e poi cantare a squarciagola Rit.: Mai e poi mai e poi mai bene la canterai Ma quel che conta è che m’insegnerai Un’altra cara lezion di vita e un altro vin brulé Un’altra cara lezion di vita e un altro ancor per me… ancor per me Non può che riscaldarti ancora un bicchiere di vin brulé E questi suoni sempre più fedeli son tutt’altro che goder Fermare il tempo col vecchio stile Sì lo so che può sembrare infantile Sognare la spirale del vinile, che affogare in un mare di mp3 (Solo) Rit.: Mai e poi mai e poi mai male te la passerai E quel che conta è che mi darai Un’altra cara lezion di vita e un altro vin brulé Un’altra cara lezion di vita e un altro ancor per me… ancor per me Permetti che ti offra ancora un bicchiere di vin brulé Possiam passare un’altra ora senza saper perché La testa fra le nuvole Buon vecchio campo di fragole Sparare vortici di parole, bere e cantare a squarciagola.
10.
11.
12.
Shupert 03:16
Apre la porta all’improvviso ma non mi spaventa Faccia tonda e pelle scura, gli anni meno di trenta E puzza più di un cadavere in stato di decomposizione Shuper Dice di essere un pirata dell’informatica Dice di essere un genio nella matematica E sa dare sempre a tutto una pratica soluzione Shuper Beve succo di pomodoro con il tabasco Quando deve guidare prende pure il casco Perché se vuol far qualcosa, la fa con determinazione Shuper Sempre davanti al suo Pc per tutto il santo giorno Qualcuno viene solamente per guardare i porno E non è mai capace di cacciarlo con convinzione TOZ FIK ABDALLA Dice che gli dà fastidio la marijuana Dice di amare alla follia la sua signora E sa sicuramente qual è la buona educazione. Che tutti quanti fanno: “TOZ FIK ABDALLA!!”
13.
Batteria: Stefano Tamborrino Contrabbasso a dita: Claudia Natili Chitarra acustica: Andrea Lovito Fisarmonica: Emiliano Benassai Sax Baritono: Claudio Ingletti Tromba: Moris Talarico Fischietto, triangolo: Michele Lovito Arr. Fiati: Canio Lucia – Andrea Lovito
14.
Decorazioni 04:15
Decorazioni di frammenti di tempo Dalle paranoie trovo scampo E’ un’ossessione il ritmo che io sento Qualcuno dice che non è un incanto Si sono alzate anche troppe voci Che poi alla fine non dicono niente Urlano in coro: “Sta’ zitto, taci! Ascolta quello che dice la gente” Rit.: Ma che mi importa come siete voi Tanto si sa che non può farci niente la musica, musica, musica, musica Mi dispiace e un poco mi vergogno Pensare all’essere umano e al suo prezzo Ma quanto può valere mai un sogno Se dell’onestà se n’è perso un pezzo? E se qualcuno vuol rubarmi i pensieri? Io sto tranquillo li ho rubati ieri E se qualcuno crede che siano morti Dopo tre giorni torneranno più forti Rit.: Ma che mi importa come fate voi Tanto si sa che potete ammazzare la musica, musica, musica, musica E non è tanto per rassegnazione Quando ormai prostituirsi è un bisogno comune Quanto per guardar negli occhi le persone Per vedere quanto mai sia immune la musica, musica, musica,musica…
15.

credits

released May 10, 2008

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Ance Florence, Italy

Mi definisco un cantautore “trasversale”. La mia musica non risponde ad un solo canone, ma attraversa stili e generi molteplici ed è caratterizzata da testi surreali, ironici, impegnati se non propriamente arrabbiati, i quali invitano talvolta a sorridere, altre volte a riflettere. Vengo chiamato “Ance” praticamente fin da piccolo, per scherzo. ... more

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