We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Professionisti Nel Campo

by Ance

/
1.
Musicopoli 04:28
Non sono mai arrivato a pensare Che la musica debba scioperare Che a farla propria non è un vero lavoro Senza le spalle coperte e un certo decoro E una gavetta già d’oro Non sono mai riuscito a concepire Che l’ascoltare sia uguale al sentire E qualsiasi ricorrente melodia Nasce come canzone e morirà suoneria Dannata telefonia Coi metallari che frullano E i rapper che farfugliano E i rocker che si gasano Ed i lirici che annoiano I lisciaioli che guadagnano I popparoli che tormentano I jazzisti se la tirano Intanto i cantautori se la menano. E la condotta più che stupefacente E’ avvinazzata finché ne è contenete Rispetto al lusso di annacquar la poesia Ormai sugli allori con vuota megalomania Cara meritocrazia. Con gli Emo che si tagliano Ed i bluesmen che si piangono I punkrocker che si spillano Gli ska-reggae che si fumano I tribali che ipnotizzano I dj techno sintetizzano I latini che anche ballano E ancora i cantautori se la menano. E gli affari son cazzotti nei denti Per quelle briciole in pasto agli indipendenti E già si sa che un concorso mica porta al successo Conta solo il coraggio di puntar su se stesso E ciò che sta dietro al sesso. (Ma i produttori se ne fregano Gli impresari che pretendono Gli editori ne approfittano) E i truffatori che spariscono Musicopoli è lo scandalo Del sordo mondo discografico Dietro le quinte è lo spettacolo Così tipicamente italico Se i giornali sostenessero Anche quel che non conoscono Gli emergenti forse emergono Tanto i suonatori non la smettono. No, non la smettono Poi s’ammalano Perché persistono Poi ci ammazzano Perché la stressano No, non la smettono….
2.
L’ attaccatore di manifesti con il secchio e con la colla Sul muro attacca i sopraddetti con la scopa o con il rullo Arcisuper aggiornato su gli appuntamenti degli eventi E sulle svendite totali di indumenti o arredamenti L’ attaccatore di manifesti così in giro per la sua città Va a sporcare tutti i muri di discutibile pubblicità Distraendo le automobili attirate dai vivaci colori Che se non se ne stanno attente rischiano di andare fuori L’attaccatore di manifesti tra nudi artistici e bibite gassate E le licenze di pubblica affissione perfettamente certificate Per poi non parlare di campagna elettorale Lì sì, che c’è da lavorare A prescindere dal simbolo, colore o ideale Più pagano, più ne ha da attaccare Ma riesce ad essere consapevole della spesa popolare Così ogni slogan lo legge in maniera cautelare E si studia ogni sorriso, ogni parola ed ogni frase Egli è un cittadino libero e il senso civico ha alla base E sa anche che pure lui, quel giorno andrà a votare Dopo avere tanto riflettuto, su una cosa sola ha le idee chiare: E SPUTA! Per incollarli un po’ meglio SPUTA! Per il suo portafoglio E non avrà da brontolare se di notte qualcuno li verrà a strappare O scarabocchiare A volte devastare Talvolta incendiare Povero attaccatore Di manifesti.
3.
La vita dura del contadino e il prezzo che la natura gli dà perché “l'orto volea l'omo morto” ma invece è morto quel tempo là Il sole è già in alto stamani ed ancora un altro campo da far non è un gioco stare al mio posto con un motore potente come questo qua E va, il trattore se ne va e una strada non ce l'ha e niente l'ostacolerà ed i cespugli e gli alberelli cadon come dei birilli e sa rivoltar le zolle di una terra tutta argilla come neanche un carro armato riesce a far. E va, e tutto velocizzerà ma basta farlo col cervello, che qualcuno l'ha tradito già. E va, e un illusione resterà e va trattato con rispetto, che più d'uno c'è caduto già. Portare le olive al frantoio o il carro del Carneval olio di colza nel serbatoio e il primo maggio giù in centro città. E va, smarmittando se ne va e una gran botte porterà e il popolo lo seguirà ed i bambini a bocca aperta con palloncini di ogni sorta Saluteranno la speranza di una stagione in abbondanza come neanche un ministero dell'agricoltura riesce a far E chi lo guida griderà, in tutte le città: Trattori per la libertà.
4.
Latifondista 02:58
Latifondista, professionista nel campo Dove far coltivare Nell’azienda agricola multi-feudale Latifondista, professionista nel campo Dove far seminare Professionista, dove il futuro è medievale E’ un mestiere complesso Non certo fine a se stesso Degli attrezzi pesanti E molte braccia portanti Tu sai che senza non andremmo avanti di più Ringraziando di rado quelli col sangue blu I permessi e gli incassi dividon le classi Ed i salari son salassi che non vanno giù Latifondista, professionista nel campo Dove far coltivare Stare ore a vedere lavorare Latifondista, professionista nel campo Dove far seminare Professionista, dove il futuro è medievale I buoi stanno agli aratri Come gli aerei ai diserbanti La fatica ai contadini Come la rabbia agli emigranti Casse su casse di pomodori Prodotte intensamente E il fucile puntato ai lavoratori ormai modificati geneticamente Latifondista Stare ore a vedere lavorare Professionista Nell’azienda agricola multi-feudale.
5.
Rara Umiltà 04:26
C'era un buon uomo in quegli anni del boom sapeva un poco il tedesco con l'accento del sud nel suo paese non tornò ma a metà strada si fermò e due occhi verdi un giorno incontrò. Anche quegli occhi venivan da lì Lucania che sa di Toscana, la Vita spesso è così Appena in tempo per l'alluvione i fiaschi impagliare e poi cucire in confezione e una mezza decina di culle, per santa ragione. Il tempo dà le risposte che dà e il mondo che cambia lo si deve accettare aggrappati a una fede convinti che dà una forza così eccezionale di volontà. E gli anni a venire, non è casualità il sudore versato, altro ne chiederà i calli alle mani lavoratrici e un pezzetto di cuore alle loro radici rendono a tavola onore anche a un pugno di ceci Ognuno dà quello che riesce a dare fin quando si accorge che è infinito l'amore e le generazioni sapranno mai ricambiare forse solo un sorriso vogliono desiderare per continuare a lottare che i figli dei figli staranno a arrivare e nessun diavolo ancora li fermerà un esempio così eccezionale di rara umiltà.
6.
Si narra la leggenda, nel primo '900 di un figlio di pastore che remava controvento e che lo vide in gabbia, già a 17 anni per i sogni d'anarchia con la lotta ai potenti E abbandonar l'Italia, in un cargo clandestino Portare in Sudamerica in alto il suo pensiero Conobbe anche l'amore con cui l'ebbe condiviso Dando vita a una rivista dove scriver ciò che è vero Oreste, c'è una piazza a San Paolo per te Oreste, sapevi che un padrone buono non c'è Oreste, “La Battaglia” per diffondere la verità la giustizia la conosce già. La legge lo spingeva a peregrinare ancora Italia, Francia e Spagna, guerra civile amara Ancora un altro arresto e poi rispedito a casa L'esperienza sembra apparentemente chiusa Ma l'animo si smuove per l'amor così lontano profondo e indistruttibile, messo sopra ad ogni piano Non basta carta e inchiostro a colmare la mancanza le lettere inviate non eran mai abbastanza. Oreste, c'è una piazza a San Paolo per te Oreste, sapevi che un padrone buono non c'è Oreste, “La Battaglia” per diffondere la verità la giustizia la conosce già. E un 25 luglio un'altra manifestazione per l'inizio della fine di una dittatura atroce Lo portarono in caserma e davanti al Comandante Apostrofarlo “gelataio”, non è cosa da innocente Oreste, il destino è beffardo con te Oreste, in quel dicembre del '43 Oreste, proprio quando sospiravi la tua libertà Un fascista ti fucilerà. Oreste, c'è una piazza a San Paolo per te Oreste, sapevi che un padrone buono non c'è Oreste, “La Battaglia” per diffondere la verità la giustizia ti ringrazierà.
7.
Mi piacerebbe dire che la mia nazione È una repubblica fondata sui turisti che in questo momento il riscaldamento del pianeta mica è un trucco di bravi illusionisti Destra o manca, palla al centro, l’importante è starci dentro Per succhiare quest’amorevole gioioso Belpaese Più indebitato ogni mese E allora che si può far O lavorare in onestà O farsi raccomandare da una signora o un signore ad un cattivo editore ma col buon nome e l’onore e per sempre felice sarò Mi piacerebbe dire che i figli del potere Sono ancora in allegria con Licio e la sua zia e gli strateghi del terrore ti colpiscono alla mente Tanto gratuitamente quanto quotidianamente E che la guerra certamente non fa scuole ed ospedali se non quelli militari e la ragione è la seguente Ormai tutti sapranno che Uno più uno può fare tre E allora che ci vuoi far Vivi la vita con chi riderà E con due amici mangiare O perlomeno parlare Andare al mare e invitare anche una bionda e due more E forse un po’ più felice sarò Mi piacerebbe dire (io non ce la faccio più) Le notizie in redazione (dei giornali e la tv) Non fan che disinformazione (se hai ancora sete) Perciò me le vo a cercare (non rimane che la rete) Mi piacerebbe dire (Qui lo dico e qui lo nego) Ma non lo posso dire (l’ho detto per ripiego) Non me lo fanno dire (se qualcuno se l’è presa) Ma che lo dico a fare (ritiro la mia offesa) Mi piacerebbe dire ancora un’altra cosa: Beato chi fa l’amore e poi a letto si riposa.
8.
9.

credits

released April 25, 2011

Ance & i fatti quotidiani

license

all rights reserved

tags

about

Ance Florence, Italy

Mi definisco un cantautore “trasversale”. La mia musica non risponde ad un solo canone, ma attraversa stili e generi molteplici ed è caratterizzata da testi surreali, ironici, impegnati se non propriamente arrabbiati, i quali invitano talvolta a sorridere, altre volte a riflettere. Vengo chiamato “Ance” praticamente fin da piccolo, per scherzo. ... more

contact / help

Contact Ance

Streaming and
Download help

Redeem code

Report this album or account

If you like Ance, you may also like: